Occorsio, Coco,
Tartaglione, Calvosa, Palma, Minervini, Alessandrini, Giacumbi,
Amato, Galli.
Erano
procuratori, giudici, pm, giuristi. Sono tra le vittime degli “anni
di piombo”, degli anni del terrorismo “bipartisan”, rosso e
nero, che ha insanguinato il nostro Paese.
Sono
nomi di eroi, insieme a molti altri (servitori dello Stato, non
“serviti dallo Stato”), morti ammazzati perchè cercavano
la verità per garantire la Giustizia, costituzionalmente uguale
per tutti; persone che con la loro morte hanno costruito uno Stato
italiano più libero e giusto.
Ed
ecco che gli eredi di questi coraggiosi vengono definiti “cancro”
- ovviamente da estirpare – da colui che pretende di essere “più
uguale” degli altri dinnanzi alla Legge, a quella Legge che ha
visto del sangue versato per essere garantita. Da colui che, tramite
un suo seguace, ha definito i pm che cercano di esercitare il loro
potere fortunatamente indipendente dei brigatisti, paragonandoli al
gruppo che ha versato molto del loro sangue sulle strade d'Italia.
Se
questi pm, eredi e successori di tanto coraggio per la difesa
della legalità, di quella parola che tanto spaventa Berlusconi, sono
davvero un “cancro”, io non voglio che si cerchi una cura.
Restiamo
malati di questo “cancro”, continuiamo a volerlo incurabile,
rimaniamo fieri di questo morbo: è un morbo benigno che dobbiamo
tenerci stretto.
Non
un “cancro”, ma uno dei pochi anticorpi che ci sono rimasti:
è questo che sono realmente i giudici, i pm, i procuratori che fanno
il loro lavoro nella tutela della legalità. Sono cure per l'Italia
abbruttita dalla politica individualistica e anti-democratica di
quest'uomo che ci governa per garantirsi un'immunità ai suoi
crimini.
E le
cure vanno protette, custodite con affetto, e utilizzate.
Altrimenti
il sangue di quel “cancro” fu versato invano: davvero vogliamo
dimenticare in questo modo i nostri eroi?
Siamo al surreale...prima i magistrati sono brigatisti, ora sono un cancro...il vero cancro della nostra società è il voler fare tabula rasa sull'operato degli eroi che hai citato prima! il diritto all'informazione è già andato a puttane, vogliamo forse mandare a puttane anche quello alla giustizia? sono sconcertato!
RispondiElimina