venerdì 18 marzo 2011

Condizione delle donne: l'Italia come il terzo mondo

L'11 marzo scorso, a New York, si è tenuta la grande conferenza internazionale sulla condizione femminile “Women in the World 2011”, in cui si trattava in special modo dei paesi dove i diritti delle donne sono meno presenti e più accantonati, rendendo la condizione femminile una condizione di oppressione.
La lista dei paesi di cui si è trattato è una lista conosciuta e ritrita, comprendente Iran, Cambogia, Arabia Saudita, India e molti altri paesi di cultura islamica. Con una incredibile eccezione: l'Italia.
Il clamore suscitato dal cosiddetto “caso Ruby”, lo sdegno internazionale per la figura femminile che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi propone attraverso i suoi media e le sue stesse azioni, la mobilitazione di un milione di donne in piazza il 13 febbraio scorso: sono questi i fattori che hanno posto l'Italia come “tema all'ordine del giorno”, unica tra le potenze occidentali facente parte sia dell'Unione Europea che del G8. A parlare di questa situazione femminile degradante é stata l'unica donna italiana invitata, che figura sulle pagine di Newsweek (direttore: la grande giornalista americana Tina Brown, che è anche una delle organizzatrici del summit) come una delle “150 donne che hanno scosso il mondo”, figurata come una “donna combattente” in una situazione di oppressione: il vicepresidente del Senato Emma Bonino, leader radicale.
Ed é stato Newsweek stesso a promuovere la conferenza (nella quale, tra gli ospiti, figurava anche la first lady Michelle Obama) pubblicando una foto della manifestazione delle donne del 13 febbraio. La didascalia recitava: «[...] Dopo mesi di scandali sulle avventure sessuali di Berlusconi, e anni di stallo in una nazione in cui il 90% degli uomini non ha mai usato una lavatrice, le italiane dicono Basta» (cit. n.d.R.).
Tutto questo dovrebbe essere indicativo dell'immagine che il mondo ha dell'Italia: a 150 anni dall'Unità, e a 65 dal referendom che fece del nostro paese una repubblica democratica, l'Italia è considerata al pari di un paese del Terzo Mondo nonostante il suo status di potenza occidentale. Le battaglie vinte e combattute dalle donne italiane negli anni '70, che sono state applaudite dal mondo intero, sono oscurate dal degrado in cui le donne sono cadute grazie alla volgarità degli uomini al potere, al loro “stereotipare”, in un governo, in una amministrazione e in un'informazione maschile e maschilista.
Bisognerebbe, insomma, almeno porsi qualche legittima domanda. E magari darsi una risposta sincera, che vada al di là delle credenze politiche.

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